Andare, andare ancora
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Andare, andare ancora

Andare, andare ancora, il titolo di bab02, è in realtà un’esortazione, rivolta tanto
a chi legge quanto a chi scrive, a proseguire il cammino, a non fermarsi di fronte
alla tetra banalità del clamore della tragedia e proseguire, mai indifferenti, adoperare
lo stesso passo di sempre e guardare ogni cosa, avendone cura.

Andare, andare ancora riecheggia il rumore dei passi e l’incedere, lento e ripetitivo,
del camminare essenziale alla fotografia, che ha caratterizzato il venire alle
luce di questi materiali.

Le immagini incluse qui alle volte si sono generate da idee e pensieri precisi, decisi,
altre volte, invece, sono venute in superficie quasi senza una spiegazione e
portate alla luce da una serie di casualità. Spesso l’idea e la prefigurazione che mi
muovevano verso un luogo si verificavano inconsistenti per la realizzazione di uno
scatto, ma indispensabili a generare inaspettati incontri e visioni, certamente più
profondi e fondamentali di quanto potessi inizialmente immaginare. Incontri e visioni
che mi hanno portato ad attraversare strati, a volte oscuri e altri dolorosi, per
arrivare quell’immagine, o a quella nuova parola, o a quel colore ma visto prima.
Ora, tutte queste significano molto per me, e credo di poter affermare, in totale
onestà, che l’unico senso che ho è quello di andare, andare ancora.
Andare e guardare questi paesaggi, per averne cura, andare ancora per restituirne
qualche raro e vero frammento, ancora andare a causa di una devozione
profonda e inesauribile, la sola che questi luoghi pretendono.

Il numero di compone come un flusso d’immagini e parole che, come passi, scandiscono
il ritmo breve e incessante dell’andare che ha caratterizzato la ricerca sul
campo. Tale flusso è interrotto e arricchito da approfondimenti e riflessioni di diversa
natura, che rallentano l’incedere, come tappe o soste di questo andare.

Questo numero di bab è dedicato all’esperienza di viaSALARIA, un laboratorio
itinerante per pianificatori del paesaggio, un cammino laico che da mare a mare,
seguendo l’antica strada romana, ha attraversato l’Italia coinvolgendo 27 tra studenti
e dottorandi. Serena ed io abbiamo condiviso un tratto di questo cammino
d’agosto per riprendere ad osservare, con attenzione e lentezza, la Valle del Tronto,
dopo quasi un anno dai terremoti di agosto-ottobre 2016. Tuttavia il cratere
non è stato concepito come destinazione e meta del cammino né come fulcro di
questo numero di bab.

www.baleneaibordi.com

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